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Il Cammino 100 Torri e "La penisola del Tesoro" del TCI

ROSA SALE

Cari Colleghi Destinactioner,

vi racconto un bellissimo weekend alla scoperta della Sardegna.

Il 12 giugno, ho aderito come volontaria a “La penisola del Tesoro”, l’evento nazionale di Touring Club Italiano, quest’anno con il focus “speciale cammini”, valorizzando un cammino per ogni regione italiana. 

Abito a Milano ma sono nata in Sardegna e io questa giornata in cammino me la immaginavo già nelle gradazioni del verde e del turchese… Detto fatto, ho deciso di partecipare, ma in Sardegna! 

Avete presente quando si guarda qualcosa con occhi nuovi? È stato un weekend di passione per un’isola dalle mille sfumature: 750 km percorsi in auto, 20 ore totali di traghetto, un tratto del Cammino 100 Torri a piedi, bellezza, enogastronomia, artigianato, mare, torri e fari, archeologia, visita al museo dei Giganti di Monte Prama, condivisione e conoscenza del territorio.

Prima tappa: Cala Gonone, un piccolo porticciolo sul mare nello splendido scenario del Golfo di Orosei, che è stata l’occasione di una bella giornata alla scoperta delle calette turchesi.

Il viaggio è proseguito con la visita del Borgo di Oliena (Bandiera Arancione  TCI) con la serata “Nepentes” : degustazione di  vini Nepentes a cura di tutti i produttori locali.

Ospite d’eccezione il pubblicitario sardo, scrittore e fondatore di Cantina Mesa, Gavino Sanna, che ci ha alliettato con il racconto della sua vita e carriera professionale e con la mostra ” Gavino tappeti e vino”.

E finalmente domenica 12 è il momento tanto atteso del cammino. Ho attraversato la Sardegna  “coast to coast”, da Cala Gonone a Cabras, sulla costa Ovest.

Qui, con i colleghi volontari TCI di Oristano e di Cagliari e con la guida degli amici del Cammino 100 Torri Nicola Melis e Mario Urbano, abbiamo fatto un breve ma significativo tratto del Cammino 100 Torri,  da S. Giovanni Sinis fino al Faro di capo San Marco, eccezionalmente aperto per noi.

Il sentiero corre sopra una lingua di terra e ovunque si volga lo sguardo si è circondati da tutte le sfumature dal verde al turchese, fino al blu più intenso. Ci siamo riempiti gli occhi di bellezza e, lasciatemelo dire, dopo i due anni appena trascorsi, era emozione pura.

La giornata si è poi arricchita con la visita agli scavi di Tharros e al Museo dei Giganti di Monte Prama, per non parlare del pranzo tipico di Cabras dove abbiamo gustato solo piatti locali (cito solo il muggine a merca).

Rientro alla base a Dorgali e qui ho voluto dedicare il tempo rimasto ad alcuni laboratori artigianali, in particolare oreficeria e produzione di dolci tipici sardi.

Ho visitato la bottega orafa Guskin, e ho conosciuto l’artigiano Simone Loi che, insieme al fratello e ai genitori,  porta avanti la lavorazione dell’oro creando nuove e originali interpretazioni e come i veri Maestri, non si ferma ai gioielli, ma dà spazio alla creatività attraverso la pittura e i ritratti. 

E dulcis in fundo, è proprio il caso di dirlo, ho fatto una bellissima visita guidata presso l’azienda Esca Dolciaria di Dorgali, dove ho potuto vedere tutte le fasi della produzione dei dolci sardi e acquistare i miei preferiti da portare a casa.

Che cosa mi sono portata a casa?

Tre parole: Passione+Impegno=Risultati!

Ho visto tanto impegno, tanta voglia di farcela… Pensate, Nicola Melis da “camminatore appassionato”, si è trasformato in soli 6 anni in un Progettista e Coordinatore di un cammino di 1284 km (il periplo dell’Isola) che ha percorso più volte palmo a palmo, di cui conosce pregi e criticità. Il cammino è stato certificato a giugno 2022: da sogno a realtà.

A Oliena, ho trovato il presidio turistico tutto al femminile “Galaveras”, impegnato nella riuscita continuativa di eventi che valorizzino l’unicità del contesto: identità culturale, tradizioni, artigianato, specialità enogastronomiche, nella cornice di un bellissimo ambiente naturale.

A Dorgali la visita di Dolciaria Esca mi ha lasciato senza parole: il piccolo laboratorio artigianale nato negli anni Settanta è adesso un’azienda che attraverso la valorizzazione dei prodotti tipici locali e  del territorio produce occupazione: si tratta di numeri significativi per il microcosmo dell’economia locale.

Anche per Guskin ho visto tanta creatività e voglia di sperimentare, non faccio fatica a immaginare Simone impegnato a intrattenere i visitatori e insegnare loro i trucchi della tecnica dell’acquerello.

 

Che cosa manca o si potrebbe fare meglio? 

Una regia di Destination Management che coordini tutte queste meravigliose persone e che le metta in rete, puntando alla valorizzazione dell’intero territorio, uscendo un po’ dal sentimento del “campanile”.

In un weekend ho messo insieme cose apparentemente lontane: mare, entroterra, visita di aziende e produzioni locali, testimonial d’eccezione come Gavino Sanna e gente comune che lavora con impegno per valorizzare la propria terra e i propri prodotti e il risultato è eccellente, il futuro è fare rete.