DM SPEED INTERVIEW

Luca Caputo

Destination Manager Comune di Alassio
Destination Marketing Consultant
Mentor Startup Turismo

Ho avuto l’opportunità di scambiare due parole con Luca Caputo (in video call purtroppo, ma ci siamo ripromessi di vederci presto!). È stato un confronto costruttivo, ricco di spunti e riflessioni. 

Da ottobre Luca è ad Alassio e sta lavorando al piano di rilancio della destinazione turistica della Riviera Ligure. Con un bagaglio di esperienze pluriennali, che l’hanno visto Destination Manager della città di Ragusa, membro dell’Advisory Board Turismo Digitale della BIT Milano e Mentor dell’Associazione StartUp Turismo, Luca ha accolto questa sfida con energia e determinazione. 

Quello che più mi è rimasto impresso: destinazione come fonte d’ispirazione e di “well-living”, e come uno strumento per riappropriarsi della propria identità, perché, si sa, in alcuni momenti ci si scorda da dove si è venuti.

Grazie Luca di essere qui con noi!

 

Quali sono le sfide delle destinazioni turistiche del giorno d’oggi?

Una delle sfide maggiori all’interno di una destinazione turistica è di avviare un percorso di riappropriazione dell’identità e del proprio DNA: bisogna rimettere a fuoco le proprie radici. Il potenziale innato di una destinazione rimane spesso inespresso.

Qual è il compito principale del Destination Management?

Il compito principale è lavorare su un territorio eterogeneo, conoscersi e riconoscersi e creare sinergie tra pubblico e privato per costruire identità. Tutto quello che non vendiamo materialmente, infatti, traspare dal territorio, dalle sue tradizioni e dai suoi valori. 

Per trasmettere tutto questo ci deve essere una grande capacità d’innovare. In secondo luogo di saper interpretare i cambiamenti sociali, per non proporre lo stesso modello di turismo nel tempo ma adattarsi alle nuove esigenze dei viaggiatori. Questo è possibile se si considera il turismo a destinazione come un’economia da restituire a tutta la società.

A cosa stai lavorando per Alassio?

Da ottobre sono in fase di ascolto e incontro con i principali attori, diretti e indiretti, del movimento turistico cittadino. Come linea guida, la Riviera Ligure, grazie alla conformazione geografia tra mare e colline, al suo clima mite e ai nuovi trend emergenti, ambisce a offrire benessere fisico e mentale. Un aspetto a cui tengo molto e che stiamo sviluppando per Alassio è quello della vacanza intesa come ispirazione. Tante persone dopo questi anni difficili stanno cercando di perseguire un cambio vita o semplicemente una nuova svolta personale per ricominciare e trovare ispirazione. Vogliamo che Alassio sia il posto dove rigenerarsi, investire su se stessi e nel proprio futuro. 

Questa idea di rigenerazione si lega al well-being, che io definisco proprio come “well-living” a tutto tondo, e creare valore significa costruire esperienze di vita che possano offrire queste sensazioni, tutto l’anno, attraverso una rosa di possibilità che spaziano dallo yoga, alla mindfulness, al forest bathing o alla possibilità di godere dell’enogastronomia stagionale.

Stiamo lavorando a tutta una fase di destagionalizzazione legata al “buon vivere”, che tenga conto d’inclusività e accessibilità e di come dicevamo prima dell’aspetto “ispirazione”. 

Grazie Luca per tutti i preziosi spunti di riflessione, non resta altro che farti un’enorme in bocca al lupo per il tuo lavoro!

Shari