DM SPEED INTERVIEW
Emma Taveri
Founder & Chief Visionary Officer | Destination Makers
Destination Topic Coordinator | BTO

In qualità di “Chief Visionary Officer” di cosa ti occupi in Destination Makers?
Strategia aziendale, PR e development, public speaking, creatività e progetti strategici.
Quale pensi sia l’aspetto più sfidante del tuo lavoro?
Far comprendere:
- L’importanza della competenza e dello studio costante per affrontare in modo professionale le sfide globali e locali.
- La necessità di essere creativi e innovativi per realizzare progetti di marketing territoriale sfidanti, ambiziosi e di successo senza necessariamente investire importanti budget in advertising.
Una sfida importante, complessa e gratificante è stata portare e affrontare questi temi in ambito politico, durante la mia recente esperienza di Assessore al Marketing Territoriale, Creatività, Turismo e Cooperazione Internazionale a Brindisi.
A tuo parere, quali sono le caratteristiche che un Destination Manager deve possedere per prendersi cura dei territori e favorirne uno sviluppo sostenibile?
Credo che sia difficile racchiudere in un’unica figura le diverse competenze necessarie per prendersi cura e favorire lo sviluppo sostenibile di una destinazione.
Dividerei innanzitutto il Destination Management dal Marketing.
Il Destination Manager dovrebbe avere competenze più manageriali e di governance mentre chi si occupa di Marketing prevede focus diversi che vanno dalla comunicazione B2C, anche creativa, al posizionamento B2B (es. partecipazione alle fiere, educational per operatori ecc.).
Vi sono poi figure dedicate allo sviluppo dell’offerta, dal design di esperienze agli eventi sino all’accoglienza e all’informazione in destination.
A seconda delle specifiche necessità ci si deve necessariamente circondare di altre figure, anche in considerazione delle sfide globali a cui siamo sempre più chiamati a rispondere.
In BTO vi sarà un panel dedicato a questo tema: ‘DMO e HR: prima dell’intelligenza artificiale, quali intelligenze umane?’
In qualità di coordinatrice scientifica del topic “Destination” di BTO 2023, a quali dei panel in programma la community di DestinAction non può assolutamente mancare – considerando il ruolo dell’Associazione nei confronti dei giovani professionisti del turismo?
- Destination positivity, oltre la carbon neutrality
- DMO e HR: prima dell’intelligenza artificiale, quali intelligenze umane?
- Zone remote speciali: le destinazioni attrattive per talenti generano nuove comunità digitali
- Destinazioni culturali del futuro tra creatività, innovazione, gamification, digitale e nuovi linguaggi
Un augurio/consiglio ai Destination Manager del futuro?
Siate ambiziosi, andate oltre il ‘si è sempre fatto così’, c’è davvero bisogno di idee nuove ma anche di strategia, analisi, concretezza e risultati. Cercate sempre di monitorare l’efficacia delle strategie e delle azioni che mettete in campo, soprattutto se gestite risorse pubbliche, e puntate a realizzare progetti che possano diventare ‘casi di studio’ e ‘buone pratiche’.
Tutto ciò che facciamo può avere ricadute positive o negative sul futuro delle comunità locali, per cui mi sento di consigliare a tutti coloro che intraprendono questo percorso di non considerarlo solo un semplice lavoro.
Dedicando tempo, passione, entusiasmo e competenze potrete fare la vostra piccola parte per cambiare il futuro di tante persone.
